Le 5 facoltà meno appettibili dal mercato del lavoro
Da una ricerca condotta dal Consorzio interuniversitario AlmaLaurea, associazione che si occupa della ricerca dati dell’istruzione italiana, è stato possibile stilare un elenco dei corsi universitari che purtroppo registrano la più alta percentuale di disoccupati ad un anno dal conseguimento della laurea. Quali sono secondo voi le facoltà meno appetibili dal mercato del lavoro?
5. Lingue e Letterature Straniere – 12% di disoccupati
La performance occupazionale dei laureati in Lingue e Letterature Straniere non è eccellente. Il Consorzio interuniversitario AlmaLaurea ha riscontrato un tasso di disoccupazione pari al 12% tra i laureati a distanza di un anno dal conseguimento della laurea.

4. Scienze Sociali – 14% di disoccupati
Il corso di laurea in Scienze Sociali ha registrato un tasso occupazionale ancor meno allettante, con il 14% di disoccupati ad un anno dalla laurea.

3. Lettere – 15% di disoccupati
La situazione per i letterati è ancor meno rosea. Ad un anno dal conseguimento della laurea, il Consorzio interuniversitario AlmaLaurea ha registrato un tasso di disoccupazione pari al 15% tra i laureati in Lettere.

2. Psicologia – 18% di disoccupati
Nemmeno la facoltà di Psicologia garantisce buone chance di inserimento professionale. Tra i laureati in Psicologia, il 18% pare che incontri difficoltà nell’inserirsi nel mondo del lavoro.

1. Giurisprudenza – 24% di disoccupati
In testa troviamo la facoltà di Giurisprudenza, che presenta la maggiore difficoltà nel trovare occupazione, con il 24% dei disoccupati.

Non contemplate nella classifica stilata dal Consorzio interuniversitario AlmaLaurea sono le facoltà di Medicina, Ingegneria ed Architettura, che, a quanto pare, riescono ancora a garantire buone opportunità di inserimento professionale.
Fonte: Agrpress.it
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